Il 29 marzo 2020 è morto Krzysztof Penderecki, uno dei più grandi compositori polacchi, un artista riconosciuto in tutto il mondo, professore di molte accademie di belle arti, dottore honoris causa di diverse decine di università, insignito per il suo lavoro di molti premi e prestigiose onorificenze.
Come possiamo leggere nel suo sito musicale ufficiale, Krzysztof Penderecki è nato il 23 novembre 1933 a Dębica. Si laureò all’Accademia di musica di Cracovia nel 1958. Un anno dopo (1959) ottenne il suo primo successo come compositore, vincendo tutti e tre i posti (!) al 2° Concorso Nazionale per Giovani Compositori.
La carriera internazionale di Krzysztof Penderecki iniziò negli anni sessanta. La sua composizione “Tren To Victims of Hiroshima” ha vinto premio del Tribune Internationale des Compositeurs dell’UNESCO a Parigi ed è ancora considerata una delle opere più importanti di quei tempi.
Molte delle opere di Krzysztof Penderecki sono nel repertorio delle migliori orchestre, filarmoniche e teatri lirici di tutto il mondo. Le opere più frequentemente eseguite includono: “Stabat Mater” (1962), “Passione secondo San Luca” (1966), “Dies irae” (1967), “Jutrznia” (1970), “Polish Requiem” (1984), “Black Mask” (1984), “Seven Gates of Jerusalem” (1996) e “Credo” (1998 ).
Negli ultimi anni l’attività di Krzysztof Penderecki non si è limitata all’impegno artistico. Il compositore ha supportato molti giovani musicisti con il proprio talento e l’esperienza. Per sua iniziativa è stato istituito il Centro Europeo della Musica a Lusławice. L’idea di base delle attività del Centro era quella di ispirare gli artisti più talentuosi della nuova generazione a migliorare le proprie capacità ed a ricercare la piena maturità artistica con la guida dei mentori.
Fonte: www.opera.poznan.pl
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