Il 5-6 aprile di quest’anno si è tenuto a Roma, nella struttura del seminario “Casa per ferie Seraphicum”, in via del Serafico, la XXX Assemblea Giubilare dell’Associazione dei Polacchi in Italia (ZPwW), che è stato anche il 30° anniversario dell’attività dell’organizzazione. L’assemblea non aveva solo lo scopo di riassumere le attività dell’Associazione dei Polacchi in Italia, ma anche di integrare la comunità polacca in Italia e in Europa e di costruire ponti interculturali.
Sabato 5 aprile, l’assemblea giubilare ha riunito più di 100 persone. Sono intervenuti attivisti da tutta Italia, rappresentanti del Sejm polacco, del Senato, del Ministero degli Affari Esteri, del Consiglio della Diaspora Polacca nel Mondo (RPŚ), dell’Unione Europea delle Comunità Polacche (EUWP) e dell’Associazione “Wspólnota Polska”.
Alla cerimonia erano presenti gli ambasciatori: Ryszard Schnepf, ambasciatore della Repubblica di Polonia presso la Repubblica Italiana, e Adam Kwiatkowski, ambasciatore della Repubblica di Polonia presso la Santa Sede, oltre a consoli di ruolo e consoli onorari, rappresentanti di singole missioni diplomatiche, degli enti accademici e delle scuole. È arrivata la delegazione del Senato della Repubblica di Polonia così composta: il senatore Bogdan Borusewicz – presidente della Commissione per l’emigrazione e il collegamento con i polacchi all’estero, la senatrice Halina Bieda e Artur Kozłowski – direttore dell’Ufficio polacco del Senato. In rappresentanza del Sejm hanno partecipato alla cerimonia: Zbigniew Konwiński – presidente della Commissione per il collegamento con i polacchi all’estero e i deputati Marek Rząsa, Alicja Łepkowska-Gołaś e Zbigniew Chmielowiec.
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Erano presenti anche delegazioni di organizzazioni internazionali della diaspora polacca. Il Consiglio della diaspora polacca nel mondo era rappresentato dal presidente Jarosław Narkiewicz e dai vicepresidenti Tadeusz Adam Pilat e Teresa Opalińska-Kopeć. L’Unione Europea delle Comunità della Diaspora Polacca era rappresentata dal presidente Edward Trusewicz. L’ospite d’eccezione è stato il presidente onorario dell’Associazione dei Polacchi in Italia, padre Marian Burniak, che per cinque decenni è stato il pastore della comunità polacca e ha visitato gli angoli più remoti dell’Italia abitati dai polacchi. I suoi meriti sono stati ricordati dal Console Generale a Roma, Bartosz Skwarczyński.
L’ambasciatore Ryszard Schnepf, intervenendo all’incontro, ha detto: “La comunità polacca in Italia è molto attiva e, anche se ha opinioni diverse, condivide obiettivi comuni, che sono l’amore per la patria, la promozione della cultura polacca, il ricordo della nostra storia, la costruzione di nuovi ponti tra la comunità italiana e il nostro Paese”. “Oggi il governo polacco vuole sviluppare nuovi progetti” – ha aggiunto. Ha parlato della necessità di coltivare la lingua polacca. “Vogliamo che nelle università italiane ci sia la possibilità di imparare la lingua polacca in misura maggiore rispetto al passato. Queste iniziative saranno sovvenzionate“, ha annunciato. Il capo dell’ambasciata polacca ha anche sottolineato che “saranno sostenute iniziative a favore dei cittadini, volte a coinvolgere i polacchi all’estero nell’attività civica, nella partecipazione a iniziative culturali, ma anche alle elezioni in Polonia”. “I 30 anni sono l’età migliore per sviluppare nuove iniziative e affrontare nuove sfide”, ha sottolineato.
Il senatore Bogdan Borusewicz ha richiamato l’attenzione sulla necessità di coinvolgere i giovani nelle attività della diaspora polacca. In seguito sono intervenuti i rappresentanti delle organizzazioni della diaspora polacca.
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Il primo a prendere la parola è stato il Presidente del Consiglio della Diaspora Polacca nel Mondo (RPŚ) Jarosław Narkiewicz, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dell’Associazione dei Polacchi in Italia che agisce con grande impegno nell’organizzazione mondiale. Ha inoltre sottolineato i meriti del movimento della diaspora polacca nel mondo e ha poi ringraziato la Presidente Urszula Stefańska-Andreini per l’importantissima e difficile integrazione della Polonia italiana. Alla fine del suo discorso, che è stato applaudito, si è congratulato con la presidente e le ha augurato molto successo per il futuro, consegnandole un Diploma d’Onore conferito dal Presidium del Consiglio della Diaspora Polacca nel Mondo.
La Presidente ha chiesto di prendere la parola a Tadeusz Adam Pilat – Vice Presidente del Consiglio della Diaspora Polacca nel Mondo (RPŚ) e Presidente Onorario dell’Unione Europea delle Comunità Polacche. Nel suo discorso ha ringraziato per l’invito all’Assemblea Generale, alla quale partecipava per la ventesima volta, e ha ricordato il momento della fondazione dell’Associazione dei Polacchi in Italia e l’importante ruolo svolto dalla più antica organizzazione comunitaria polacca in Italia, cioè Ognisko Polskie di Torino. Ha inoltre ricordato i profili dei suoi due amici, primi presidenti dell’Unione: Mieczysław Rasiej di Torino, che con la sua eccezionale personalità e autorevolezza ha unito la comunità polacca italiana, e il professor Grzegorz Kaczyński, siciliano, che è stato uno dei pochi a candidarsi alle elezioni del Sejm polacco. Ha inoltre richiamato l’attenzione sui meriti speciali dell’attuale Presidente, Urszula Stefańska-Andreini, nel mantenere l’unità della Polonia italiana.
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Il Presidente dell’Unione Europea delle Comunità Polacche, Edward Trusewicz, ha consegnato un premio commemorativo e una risoluzione del Segretariato che conferisce all’Associazione dei Polacchi in Italia la più alta onorificenza dell’EUWP, la Statua dell’Aquila dell’Indipendenza, che sarà presentata alla Convention EUWP di quest’anno.
L’Associazione dei Polacchi in Italia è un partner molto importante per l’Associazione “Wspólnota Polska” (SWP). All’Assemblea Generale ha partecipato una delegazione dell’Associazione – il Presidente del Consiglio Nazionale Tomasz Różniak e la Vicepresidente Zenka Bańkowska, che hanno consegnato medaglie commemorative della loro Associazione a Urszula Stefańska Andreini, Presidente dell’Associazione ZPwW. È intervenuta anche Joanna Fabisiak, deputata di lungo corso, in rappresentanza della Fondazione “Świat na Tak” e del concorso “Essere polacchi”, che ha ringraziato per la buona collaborazione di molti anni. Tra gli altri ospiti dell’assemblea sono intervenuti i rappresentanti dell’Istituto Polacco di Roma, della Scuola Polacca in Italia e dell’Associazione Mondiale dei Media Polacchi, che ha consegnato una statuetta commemorativa a “Biuletyn Informacyjny Polonii Włoskiej”, che festeggia il suo 30° anniversario.
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All’assemblea, che ha visto la partecipazione di oltre 100 persone, oltre naturalmente alla cerimonia di apertura e alle lodi degli ospiti invitati, è stata presentata una relazione sulle attività dell’Associazione per il 2024 e una sintesi dei suoi 30 anni di attività.
Urszula Stefańska-Andreini, Presidente dell’Associazione, ha affermato che il più grande risultato dell’organizzazione è stata la creazione del Museo commemorativo del 2° Corpo polacco presso il cimitero di Monte Cassino. Come ha sottolineato, il museo è stato costruito anche grazie alla generosità dei donatori polacchi, compresi quelli statunitensi. “Ma è anche un successo che l’Associazione, che oggi conta 20 associazioni e due fondazioni, sia sopravvissuta per 30 anni. È una cosa rara in Europa, ci sono davvero poche associazioni simili che operano in altri Paesi“, ha sottolineato l’autrice. Ha sottolineato che grazie agli sforzi dell’Associazione sono stati pubblicati libri, tra cui volumi di memorie di artisti, scrittori e veterani. Inoltre, sono stati pubblicati due volumi con biografie di polacchi che hanno vissuto in Italia.
“Da 30 anni esce il nostro bollettino. Non è un normale giornale, ma una pubblicazione completa di 80-90 pagine. Pubblica relazioni sulle attività di varie organizzazioni, articoli accademici“, ha detto. Alla domanda su quale sia la sua sfida più grande, Stefańska-Andreini ha risposto che si tratta di incoraggiare i giovani a diventare socialmente attivi.
Al termine del pranzo, si è svolta la parte organizzativa interna dell’Assemblea Generale senza gli invitati e la sera, su invito dell’Ambasciatore Richard Schnepf, tutti i partecipanti al giubileo si sono recati al ricevimento di gala presso l’Ambasciata di Polonia al Quirinale.
Conferenza al Seraphicum
Domenica 6 aprile, presso la sala grande del Seraphicum, si è tenuta una conferenza dal titolo: “Da Solidarność alla presidenza polacca dell’UE”. L’intervento principalo tenuta dal dottor Wojciech Białożyt dell’Università Europea di Firenze, è stata dedicata alla persona e agli immensi meriti del professor Bronisław Geremek. Nella seconda parte della conferenza, Bogdan Borusewicz ha condiviso con il pubblico interessanti ricordi degli inizi di Solidarność e dell’opposizione democratica in Polonia.
L’evento è stato coronato da un concerto di musica polacco-italiana eseguito da un duo di pianoforte e violino. Il Prof. Giovanni Auletta del Conservatorio di Roma ha eseguito quattro ballate di Fryderyk Chopin al pianoforte, e poi insieme a Maria Carlotta Orlando (violino) hanno eseguito il concerto in Mi maggiore “Primavera” dal ciclo di concerti “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi e la “Mazurka” di Niccolò Paganini.
L’Associazione dei Polacchi in Italia è la più antica e la più grande organizzazione federativa del Paese, che riunisce diverse associazioni e istituzioni polacco-italiane. L’Associazione rappresenta la comunità polacca nei confronti delle autorità italiane e polacche e delle organizzazioni polacche internazionali. E’ stata fondata nel 1995 su iniziativa di un gruppo di polacchi che vivevano da molti anni nella penisola italiana e che provenivano da diverse comunità polacche. La prima riunione della comunità polacca in Italia si è svolta nel marzo 1995 a Tortoreto, in Abruzzo. Vi parteciparono circa 70 persone in rappresentanza delle principali comunità polacche in Italia. L’organizzazione più antica è Ognisko Polskie di Torino, fondata dopo la Seconda Guerra Mondiale da ex soldati del 2° Corpo Polacco del generale Władysław Anders che parteciparono alle battaglie per la liberazione dell’Italia. I loro discendenti hanno creato, all’interno dell’Associazione, l’Associazione delle Famiglie dei Veterani Polacchi.
Attualmente, l’Unione dei Polacchi in Italia riunisce 20 organizzazioni provenienti da tutta Italia. Tra i suoi membri ci sono organizzazioni polacche di Roma, Genova, Milano, Padova, Cesena, Gubbio, regioni: Toscana, Marche, Campania, nonché la Fondazione Janina Zofia Umiastowska Roma, la Fondazione Museo della Memoria del 2° Corpo Polacco in Italia e l’Associazione per il Patrimonio e la Memoria Italo-Polacca di Imola.
L’obiettivo principale dell’Associazione è quello di unire la comunità polacca in Italia, di creare legami tra le persone di origine polacca, di promuovere l’attaccamento alla cultura e alla tradizione polacca e il senso di identità nazionale, e di curare il buon nome della Polonia e della comunità polacca. L’Associazione mira inoltre a rafforzare, in tutti i campi, i legami che esistono da secoli tra le due nazioni, polacca e italiana. L’Associazione collabora con le autorità e le istituzioni locali nella realizzazione delle sue iniziative culturali (organizzazione di mostre, concerti, seminari). Segue con grande attenzione lo sviluppo dell’istruzione polacca in Italia e cura i contatti con le giovani generazioni di emigrati.
Ognuna delle 20 organizzazioni raggruppate in ZPwW lavora sul proprio territorio, crea programmi individuali e li realizza nella propria area. La loro capacità di azione dipende dall’ambiente e dalle risorse finanziarie che riescono ad accumulare. Non è raro che collaborino con le autorità locali italiane, che sostengono le loro attività sia dal punto di vista organizzativo che finanziario. Ogni tre anni si tengono le elezioni delle autorità della AGPI. Durante il giubileo trentennale, i presidenti dell’AGPI sono stati il reverendo Marian Burniak, il defunto Mieczysław Rasiej, il defunto professor Grzegorz Kaczyński, Joanna Heyman-Salvade e l’attuale presidente, Urszula Stefańska-Andreini.
L’Associazione dei Polacchi in Italia è impegnata a coltivare l’ethos dei soldati polacchi del 2° Corpo polacco del generale Władysław Anders sul territorio italiano. Questo è un compito statutario molto importante dell’organizzazione. Senza dubbio, il più grande risultato dell’Associazione è la creazione della Fondazione del Museo della Memoria del 2° Corpo Polacco in Italia e la costruzione di un padiglione simbolico all’ingresso del cimitero di guerra polacco di Monte Cassino. L’esposizione permanente mostra le sorti del soldato polacco, dall’esilio in Siberia, attraverso la creazione dell’esercito polacco in Oriente, la sua permanenza in Medio Oriente, nonché la formazione del 2° Corpo polacco, il suo arrivo in Italia e la sua partecipazione alla liberazione del Paese. L’intera mostra è presentata in polacco, italiano e inglese. Gran parte del materiale fotografico proviene dall’Istituto Polacco e dal Museo Sikorski di Londra. Oltre alle fotografie e ai filmati, nell’edificio sono presenti anche due chioschi multimediali: uno è dedicato alla ricerca delle tombe nei cimiteri di guerra polacchi in Italia e l’altro – rivolto ai bambini – racconta la storia soldatesca dell’orso Wojtek.
L’Associazione dei Polacchi in Italia pubblica anche il “Biuletyn Informacyjny Polonia Włoska”, di grande pregio, che documenta la vita polacca in Italia e la storia polacco-italiana in Italia. Il Bollettino è anche l’organo di stampa dell’Organizzazione. Viene pubblicato da 25 anni; nel periodo 1995-2010 è stato pubblicato come trimestrale e dal 2011 come semestrale (con una tiratura di circa 80-120 pagine in un massimo di 2.000 copie). La rivista è pubblicata in polacco con ampie sezioni in italiano, con un occhio di riguardo per il lettore italiano e per la seconda generazione di polacchi che non sempre parlano adeguatamente il polacco. Vengono pubblicati numeri speciali del Bollettino su base commemorativa – nel 2020 è stato pubblicato un numero per celebrare il 25° anniversario dell’Associazione dei Polacchi in Italia.
L’Associazione dei Polacchi in Italia, in collaborazione con le associazioni polacche di Puglia, Sicilia e Campania, oltre che delle Marche, sta inoltre lavorando a un progetto chiamato “Polonika”, che mira a descrivere e fotografare i luoghi polacchi in varie regioni d’Italia.
L’Associazione ha anche pubblicato libri in polacco e in italiano. Grazie all’importante collaborazione con la Fondazione J. Z. Umiastowska di Roma, sono stati pubblicati i seguenti articoli: Polacchi in Italia. Chi è chi (2004), Italia e Polonia. Storia – Cultura – Amicizia (2009), Polonia włoska (2010) e 6 volumi di “Testimonianze”. Nel 2012. L’Associazione è stata insignita della Medaglia d’Oro del Custode dei Luoghi della Memoria Nazionale; nel 2022 della Medaglia Pro Bono Poloniae in riconoscimento dei servizi resi nel campo della diffusione di valori patriottici; nel 2023. Diploma e distintivo d’onore per i servizi resi ai polacchi e ai polacchi all’estero; nel 2023. Premio IPN “Ambasciatore della storia polacca” in riconoscimento dei meriti speciali nella commemorazione della storia della nazione polacca.
L’Associazione dei Polacchi in Italia cerca anche di essere attivamente coinvolta nella comunità polacca internazionale e dal 1998 è membro dell’Unione Europea delle Comunità Polacche (EUWP) e del Consiglio della Diaspora Polacca nel Mondo (RPŚ). Nel 2013 ZPwW, insieme all’EUWP, ha organizzato a Roma la quarta conferenza di studiosi, diplomatici e attivisti polacchi dal titolo “Monitoraggio dell’emigrazione economica”. Urszula Stefańska-Andreini è segretaria dell’EUWP dal 2022, mentre nel Consiglio della Diaspora Polacca nel Mondo (RPŚ) presiede la Commissione per lo Statuto.
Redzione testo: Tadeusz A. Pilat – Rada Polonii Świata
Correzione testo: Małgorzata Kwiatkowska – Rada Polonii Świata
Fonti: Polonijna Agencja Informacyjna
e https://wszystkoconajwazniejsze.pl/ foto proprie e PAI